giovedì 5 dicembre 2013

Salve ragazzi, vi siamo mancati? spero di si.
Questa Domenica andremo in perlustrazione per proporvi la prossima settimana una escursione all'insegna del gusto e del cammino.

E' chiaro che qualora qualcuno voglia anticipare la partecipazione a questa settimana è bene accetto, mica lo prendiamo a pedate.... allora se ci siete fatevi avanti almeno così camminiamo insieme...

Cieli sereni
Lo staff

sabato 9 novembre 2013

Programma prossime escursioni.

Stiamo programmando le prossime escursioni, che saranno condizionate dalla situazione climatica e quindi preparate pochi giorni prima. Anche se abbiamo intenzione di salire pure con la neve, quindi nel caso controllate pure se avete l'attrezzatura.
Comunque, abbiamo in programma di fare i seguenti percorsi:

- Sentiero dei Pellegrini 20 km da Monteforte Irpino a Summonte

(per info: http://www.viaggioinirpinia.it/item_info.php?IDaziende=450&title=Sentiero+dei+Pellegrini)

- Forre del Titerno 24 km (per info: http://www.sannioturismo.com/itinerari_naturalistici.html)

- Il monte di Capaccio vecchio 8 km da Capaccio vecchio a Castello di Capaccio (per info: http://www.parks.it/parco.nazionale.cilento/iti_dettaglio.php?id_iti=420)

- Bocca della selva - Monte Mutria 10 km (per info:http://it.wikiloc.com/wikiloc/view.do?id=3574077)

- Monte Gelbison 24 km (per info: http://it.wikiloc.com/wikiloc/view.do?id=3285652)

Vi invitiamo a informarvi e, se volete aggregarvi a noi, segnalarcelo. Per qualsiasi informazione restiamo a vostra disposizione. Però non facciamo che ogni 5 minuti volete sapere qualcosa. :-)
Cieli sereni.

domenica 27 ottobre 2013

Il primo stop sul monte Gelbison.

Diciamo che ingraziarci il Vesuvio non è stato abbastanza e che non sarebbero servite nemmeno possenti grattate a questo giro. Eravamo partiti per scalare il monte Gelbison, ma il maltempo non ha voluto. Il monte Gelbison si trova a Novi Velia, praticamente dopo Vallo della Lucania, a due ora di macchina da Napoli. Siamo arrivati con tempo incerto, che appena abbiamo iniziato l’escursione si è trasformato in tempo di merda. Dalla pioggia si è passato ai fulmini e per evitare complicazioni siamo scappati. Prima di arrivare alla macchina però siamo stati costretti a ripararci sotto ad un portone di una casa, giusto per osservare 2/3 fulmini scaricare ad una decina di metri da dove stavamo. La passeggiata di trekking l’abbiamo dovuta sospendere, ma siamo saliti comunque sopra al Gelbison con l'auto. C’è un santuario sulla sommità, chiamato Sacro Monte. Nel periodo estivo c’è tutta una comunità di suore, frati e pellegrini che affollano il posto, d’inverno invece vanno tutti via perché nevica parecchio e diventa praticamente inagibile. Proprio per questo, siccome pure le nostre cerevelle sono oramai praticamente inagibili, abbiamo deciso che con la prima neve, e chiaramente con le attrezzature adatte, torneremo a risalire a piedi e a visitare il santuario immerso nella neve. Tornando alla spedizione, per consolarci dal non aver portato a termine la nostra missione, ci siamo buttati in uno dei 2/3 ristoranti che stanno nei pressi del santuario. Si chiama “da zio Michele” e chiaramente rimane chiuso d’inverno, quindi nel caso vi tocca aspettare la fine di Maggio (quando riapre il santuario) per andarci. Comunque, abbiamo mangiato fusilli e cavatielli fatti in casa, con un sugo di carne e una costatella di maiale come secondo, insieme a contorno di insalata e melenzane arrostite. Tutto buono, anche il vino della casa (di denominazione e provenienza sconosciute). Niente di trascendentale, ma nemmeno niente male.
Per concludere, conoscendo il clima autunnale, ci aspettavamo a causa maltempo, di dover prima o poi non portare a termine una camminata, mo però dovremmo aver già dato. A meno che qualcuno non ci ha messo gli occhi addosso. Ma comunque noi per dispetto vi auguriamo sempre: cieli sereni.

lunedì 14 ottobre 2013

L'ascesa al dio Vesuvio.

Difficoltà tecnica:  skill Medio                                                                        Tempo: 5 ore 13 minuti

Distanza percorsa: 21,77 Km                                                                         Tipologia: Anello

Dislivello in ascesa accumulato:  984 m                                                        Alt. Max: 1220 m   

Dislivello in discesa accumulato: 984 m                                                        Alt. min:  236 m   


Per buon augurio, come si dice, a mo di rito propiziatorio, iniziamo questo anno di escursioni con una grattata. No vabbè, si scherza. Per ingraziarci il favore degli dei abbiamo deciso di andare da quello che, insieme a Maradona, alla pizza e al Napoli, è uno delle divinità pagane dei napoletani: cioè il Vesuvio. Il Vesuvio, il creatore di tutte le cose visibili e invisibili di questa provincia. Dal tufo nascosto sotto terra, alle case costruite in superficie.

Diciamo che è cominciata abbastanza bene, dovevamo partire alle 7, ma visto lo "scatafascio" d'acqua venuta giù la partenza è slittata alle 9. Abbiamo scelto un percorso alternativo a quello che porta alle pendici della bocca del Vesuvio, proprio per fare anche un po’ di escursionismo nei boschi del monte Somma. Siamo saliti partendo da Ottaviano ed esattamente da La Valle delle delizie per proseguire lungo la Valle del Diavolo (quindi in ogni caso la grattata ci voleva). Percorso quasi tutto trai boschi e ricoperto dai tipici lapilli neri. Per strada abbiamo trovato molti aghi di pino e ricci con castagne, tutti buttati lungo il percorso. Una vergogna. Bisogna segnalarlo ai grillini in parlamento per fare un’interrogazione parlamentare. E’ scandaloso che questi percorsi siano ridotti così dallo scarso rispetto per l’ambiente di pini e castagni. A parte gli scherzi, dopo una lunga salita sul fianco del monte Somma seguendo il percorso N.1 del Parco Nazionale del Vesuvio, ci siamo ritrovati nel vecchio cratere Somma-Vesuvio. Il tempo di renderci conto di avere una bomba sotto il culo e "tranquillamente" abbiamo proseguito lungo il fianco del vulcano. Arrivati sulla bocca abbiamo scoperto un fatto che ormai non ci sorprende più: eravamo saliti abusivamente. Per visitare il Vesuvio avremmo dovuto pagare un biglietto che, salendo da dietro non abbiamo pagato e in più, per attraversare quel lato del monte Somma avremmo dovuto avere un’autorizzazione della forestale. Esclamazione: Vabbè ma noi mo ci siamo fatti tutta sta strada e non ci possiamo vedere manco il Vesuvio?... Ci mancherebbe, questa cosa sarebbe successa in Germania, a Napoli pure le guide tengono un cuore. Così ci siamo visti pure la bocca del Vesuvio. Il ritorno in discesa è stato molto più leggero della salita (ovviamente). Tutto questo per dire: qualsiasi napoletano dovrebbe, almeno una volta nella vita, salire sul Vesuvio, come una specie di pellegrinaggio alla mecca insomma.
E come dicono gli escursionisti femminielli: cieli sereni.

martedì 8 ottobre 2013

Le sagre.

Oltre che delle escursioni, vorremmo parlare anche di agriturismi e delle sagre e/o feste di paese. Che poi le sagre e/o feste di paese sono un terno al lotto. Nel periodo estivo e autunnale si mettono insieme un prete, un sagrestano, uno che tiene l’impianto per la musica e che a tempo perso fa il dj, uno che per passione fa l’organizzatore (soprattutto di figure di merda) e decidono di abbuscarsi una cosa di soldi organizzando una sagra. La più inflazionata è la sagra della salsiccia, seguita a ruota da quella degli “antichi sapori” o dei “sapori della terra”, che poi sarebbero tutto quei piatti dei poveri che, ci mancherebbe sono buonissimi, ma che se li mangiavano quando erano poveri un motivo ci sarà (questa comunque è solo una battuta, perché poi alla fine è roba saporita). Insomma, il prete mette a disposizione lo spiazzo della chiesa o il cortile dietro la sagrestia, il sagrestano arruola quelle 700/800 femmine che cucinano (che poi invece di cucinare passano il tempo a inciuciare e spettegolare una dietro l’altra quelle di mezza età, e a recuperare i bambini piccoli da dentro qualsiasi cosa si sta preparando, le neo mamme; il dj porta l’impianto e le canzoni decise da lui e l’organizzatore porta quelle 3000/4000 sedie di plastica e 20 tavoli che poi non servono a niente che alla sagra non vanno manco 15 persone (chiaramente escluse le famiglie di chi partecipa all’organizzazione). Il terno al lotto consiste proprio in questo, tanto ti può capitare di andare in una sagra piena di gente, tanto che invece capiti in quelle sagre dove sei l’unico ospite e ti guardano pure storto, come a dire: ma chi l’ha invitato a questo. E’ successo così l’altra sera, alla sagra del maiale di Mugnano del Cardinale (AV). Spiazzo davanti alla chiesa, sedie e tavolini, dj con un impianto tipo canta tu che alternava i 99 Posse alle canzoni classiche napoletane e dietro gli stand del cibo centinaia di mamme e bambini. Diciamo che la roba era buona, ci siamo mangiati solo un panino con i cicoli, ma la sagra è bocciata. A breve vi faremo sapere di altre sagre.

martedì 24 settembre 2013

Campania Adventure Food, chi siamo e perché.

Se vi capitasse di trovarvi in Campania un sabato pomeriggio e, dopo pranzo, guardarvi il TG regionale, avrete il piacere di conoscere l'uomo più felice della terra. No, non stiamo parlando del papa, che pure se mangia bene, viaggia aggratis e non si deve preoccupare neanche dell'assicurazione della papamobile, comunque deve svegliarsi presto la domenica mattina per dire messa, deve scrivere encicliche per guidare i fedeli e ultimamente sta pure sempre impegnato al telefono.
Insomma, l'uomo più felice del mondo in questione non è il papa, ma il giornalista Nicola Muccillo. Il suo lavoro consiste nel fare un servizio di 5 minuti in cui "parla" (in realtà si riempie come un peperone imbottito) di qualche specialità culinaria e "saggia" (...a voi libera interpretazione) vini locali in qualche luogo turistico della campania. Chi legge può immaginare quanti inviti riceva questo signore e che relativo sforzo possa metterci nel confezionare un servizio televisivo in cui o magna una qualche prelibatezza o beve su qualche terrazza con panorama mozzafiato. Ecco, noi vogliamo seguire il suo insegnamento, l'insegnamento dell'illuminato Nicola Muccillo e portarvi a conoscere il cibo e le bellezze della nostra terra. Peccato che a noi non ci pagano per farlo.